La volontà di lasciare l’Italia - ha sottolinea Sangiorgio - riguarda anche i giovani disoccupati (53 per cento) e coloro che hanno già un lavoro (47 per cento) del quale evidentemente non sono soddisfatti. Si è rotto quel legame che ha unito per intere generazioni di italiani al proprio territorio anche perché – ha continuato Sangiorgio - il 73 per cento dei giovani ritiene che l’Italia non possa offrire un futuro contro il 20 per cento che ha invece una visione positiva. Un Paese come l’Italia che deve affrontare la crisi non puo’ correre il rischio di perdere a energie e risorse fondamentali per la crescita a causa dell’emigrazione e della disoccupazione, come confermano - ha sostenuto il delegato dei giovani della Coldiretti – i dati elaborati da Unioncamere sull’impatto positivo sull’economia nazionale da parte dei 3,8 milioni di occupati che producono il 17,2 per cento del Pil. In un Paese vecchio come l’Italia dove la classe dirigente ha una età media di 58 anni, la prospettiva di abbandono del Paese evocata dalla maggioranza dei giovani italiani è una vera priorità alla quale le istituzioni devono dare una risposta”, ha concluso Sangiorgio nel sottolineare che “l’analisi dimostra che, se inseriti in un contesto che offre spazio alla realizzazione personale, i giovani dimostrano di credere di più all’Italia come dimostra il fatto che i risultati si invertono tra i giovani agricoltori che per la maggioranza relativa (45 per cento) pensa che l’Italia possa offrire un futuro.
13 Giugno 2013
LAVORO: COLDIRETTI, 59% STUDENTI PRONTI A LASCIARE ITALIA