19 Febbraio 2016
CONSUMI: COLDIRETTI, RADDOPPIA CIBO ITALIANO ALL’ESTERO IN 10 ANNI

Il valore dei cibi e dei vini italiani all’estero praticamente raddoppia negli ultimi dieci anni facendo segnare un aumento record del 79% nelle esportazioni che hanno raggiunto il massimo storico di 36,8 miliardi di euro nel 2015. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sul commercio estero sulla base dei dati Istat. Circa un prodotto alimentare italiano esportato su cinque  è “Doc” con il valore delle esportazioni realizzato grazie a specialità a denominazione di origine, dai vini ai formaggi, dalle conserve all’olio fino ai salumi, che rappresenta il 20% del totale ma - sottolinea la Coldiretti - si evidenzia anche che la crescita è spinta da nuove specialità del Made in Italy, dalla birra ala caviale.
 
A trainare - sottolinea la Coldiretti - è soprattutto il vino che fa registrare un aumento dell’80 per cento nel decennio per raggiungere nel 2015 un valore delle esportazioni di 5,4 miliardi che lo colloca al primo posto tra i prodotti della tavola Made in Italy all’estero. Al secondo posto - precisa la Coldiretti - si posiziona l’ortofrutta fresca con un valore stimato in 4,4 miliardi nel 2015 ma con una crescita piu’ ridotta e pari al 55% mentre al terzo posto sul podio sale la pasta che raggiunge i 2,4 miliardi per effetto di una crescita del 82% nel decennio. Nella top five ci sono anche - continua la Coldiretti - i formaggi che hanno raggiunto un export stimato a 2,3 miliardi con un balzo del 95% in dieci anni mentre la classica "pummarola" fa salire la voce pomodori trasformati a 1,5 miliardi (+88% nel decennio). A determinare l’ottima performance dell’agroalimentare italiano sono stati però anche - precisa la Coldiretti - l’olio di oliva che è aumentato del 24% nel periodo considerato per raggiungere 1,4 miliardi a pari merito con i salumi.
 
Ma gli ultimi dieci anni – sottolinea Coldiretti - hanno visto new entry con la crescita in Italia  di produzioni che un tempo erano patrimonio esclusivo di altre nazioni. E’ il caso della birra, il cui valore delle esportazioni è triplicato (+206%) conquistando i mercati di paesi tradizionamente produttori come la Gran Bretagna o la Germania. Lo stesso discorso vale per il caviale, che in un decennio è passato da zero a 11,2 milioni di euro, invadendo le tavole della Russia prima di essere bloccato dall’embargo legato alla crisi Ucraina. Ed è triplicata (+201 per cento) pure l’esportazione di funghi freschi o lavorati.     
 
I 2/3 del fatturato agroalimentare all’estero si ottengono con l’esportazione di prodotti agroalimentari verso i paesi dell’Unione Europea, ma il Made in Italy - continua la Coldiretti - va forte anche fuori dai confini europei a partire dagli Usa che sono il principale mercato di sbocco extracomunitario e dove la crescita stimata per l’alimentare è stata del 71 per cento nel decennio. L'andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare - continua la Coldiretti - da una piu’ efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale che fattura oltre 60 miliardi di euro, quasi il doppio del valore delle nostre esportazioni agroalimentari, utilizzando impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale
 
 “L’agroalimentare è il secondo comparto manifatturiero Made in Italy che svolge pero’ anche un effetto traino unico sull’intera economia per l’impatto positivo di immagine sui mercati esteri dove il cibo Made in Italy è sinonimo di qualità” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "non si è mai consumato così tanto Made in Italy alimentare nel mondo certamente per le condizioni economiche positive dovute alla ripresa internazionale e ai tassi di cambio favorevoli su mercati importanti come quello statunitense ma anche perché l’Italia ha saputo cogliere l’opportunità di Expo per raccontare al mondo il modello agroalimentare e i suoi valori unici”.
 
LA TOP FIVE DEI PRODOTTI MADE IN ITALY PIU’ ESPORTATI ALL’ESTERO NEL 2015
                                                           MILIARDI                  AUMENTO NEL DECENNIO
VINO                                                5,4                              +80 %
ORTOFRUTTA FRESCA                          4,4                              +55 %    
PASTA                                              2,4                              +82%
FORMAGGI                                         2,3                              +95%            
CONSERVE DI POMODORO                     1,5                              +88%
TOTALE                                            36,8                            +79%
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Istat

IMPRESA VERDE CAMPANIA – ENTE DI FORMAZIONE

LA FORMAZIONE

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  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL è Ente di Formazione impegnato nel sostegno e nella promozione di una visione ampia ed elevata della Formazione Professionale, che tiene conto del cambiamento e delle trasformazioni della società e della comunità locale nella quale opera, programmando i propri corsi, in considerazione delle tendenze del mercato del lavoro territoriale e delle figure professionali più richieste.
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  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL articola i propri corsi in diversi settori di attività interagendo con Aziende, Associazioni, Studi Professionali, Scuole ed Enti del territorio, con la volontà di erogare azioni formative e di orientamento a servizio di giovani e adulti.
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  • Aggiornamento, riqualificazione, formazione continua
  • Analisi dei fabbisogni formativi del territorio per Aziende e P.A.
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