"Tagliare la burocrazia a carico delle imprese aiuterebbe a recuperare qualche punto di Pil". E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, nel corso di un incontro con i dirigenti sulla situazione di crisi che interessa il Paese. “Adempimenti burocratici inutili tolgono all’attività di impresa vera 100 giorni l’anno e occorre toglierli di mezzo una volta per tutte – ha sottolineato Marini -. Non vanno certo eliminati gli adempimenti che garantiscono la sicurezza alimentare ed ambientale che qualificano il nostro Made in Italy, ma non c’è dubbio che troppo spesso la burocrazia si inventa pratiche per giustificare se stessa”. Circa le soluzioni per uscire dalla crisi, il presidente di Coldiretti ha sottolineato che “il nostro Paese potrà ritrovare una via sostenibile di sviluppo e competitività sui mercati locali e globali solo se saprà ripartire dai territori, in primo luogo dal loro patrimonio ambientale e culturale, e dalla creatività delle sue piccole e medie imprese che insieme rendono distintivo il marchio Italia. Una via che - ha precisato Marini - saprà reggere anche la competizione globale, contando sulla produzione e su flussi di merci speciali per bisogni speciali, percepiti dai consumatori sparsi in molti luoghi del mondo. Ma vi è anche un altro aspetto, forse più importante. L’agricoltura che rappresentiamo, fatta di dialogo diretto con la società attraverso la vendita diretta e di risposte concrete alle sue scelte di consumo sempre più consapevoli, racconta che si può generare nuova economia e nuova occupazione arricchendo nel contempo la comunità, garantendo la nostra gente prima come cittadini e poi come consumatori. E’ tempo – ha concluso Marini - di ripensare lo sviluppo in una logica di benessere secondo principi di sostenibilità, etica del lavoro e coesione sociale”.
2 Agosto 2012
CRISI: MARINI (COLDIRETTI), TAGLIO BUROCRAZIA IMPRESE VALE PUNTI PIL