Il raccolto nazionale di castagne si e' ridotto del 50% per un insetto "killer" arrivato dalla Cina in Italia dove sta infestando senza trovare resistenza lungo la penisola gli oltre 780mila ettari di bosco di quello che Giovanni Pascoli chiamava l'antico albero del pane. E' la Coldiretti a lanciare l'allarme con una manifestazione di centinaia di agricoltori provenienti da tutte le Regioni produttrici, dalla Campania alla Toscana, dal Lazio alla Calabria, dal Veneto al Piemonte fino alla Lombardia che hanno portato i rami delle piante colpite davanti al Ministero delle Politiche Agricole dove si e' riunito il "Tavolo castanicolo" per affrontare l'emergenza.
Sono a rischio - sottolinea la Coldiretti - 34.160 imprese alla base della filiera castanicola nazionale, che garantisce lavoro a piu' di centomila occupati nelle diverse attivita' produttive. Importanti - continua la Coldiretti - sono peraltro i benefici ambientali che i castagneti apportano, attraverso la salvaguardia dell'assetto ambientale e idrogeologico, la tutela della biodiversita' e la conservazione del paesaggio rurale.
Inoltre e' importante e riconosciuto il ruolo dei boschi nel contrastare il cambiamento climatico, tanto che il protocollo di Kyoto riconosce anche a tali colture permanenti, la possibilita' per gli stati nazionali di attribuire crediti di carbonio ai produttori, remunerati poi dal mercato, per i benefici ambientali dell'assorbimento dei gas ad effetto serra.
Proprio per gli effetti pubblici dei castagneti e' importante che l'emergenza dell'insetto killer sia affrontata sinergicamente da tutte le istituzioni pubbliche e private, con comune senso di responsabilita', evitando che i danni provocati da eventi esterni siano accollati esclusivamente ai castanicoltori. La Coldiretti chiede con il documento consegnato al Ministero delle Politiche Agricole, in occasione del tavolo castanicolo, un piano di lotta al Cinipide del castagno, coordinato a livello nazionale, con uno stanziamento adeguato alla dimensione del problema. Al fine di rendere piu' efficace l'azione, occorre sostenere concretamente la lotta biologica, in particolare ricorrendo a lanci di insetti che si sono dimostrati utili antagonisti, non essendo efficace la lotta fitosanitaria in un ambiente particolare come quello del bosco, oltretutto spesso inserito in zone a parco o protette.
Occorre peraltro l'aumento dei controlli sul prodotto d'importazione e il rafforzamento delle misure fitosanitarie nazionali, per evitare il verificarsi, ormai troppo frequente, di introduzione nel nostro Paese di insetti e malattie pericolose per le nostre produzioni (dal cinipide del castagno, alla batteriosi del kiwi, dal punteruolo rosso delle palme, alla diabrotica del mais o alla tristezza degli agrumi.
24 Giugno 2011
ALIMENTARE: COLDIRETTI, INSETTO KILLER DISTRUGGE 50% CASTAGNE