E' necessario organizzare un piano di controlli alle frontiere per scongiurare il rischio che i cibi clonati arrivino sulle tavole degli italiani. E' quanto chiede la Coldiretti dopo la notizia del mancato accordo tra Consiglio europeo e Parlamento europeo. Quest'ultimo aveva chiesto di mettere al bando gli alimenti derivati da animali clonati o almeno che la loro individuazione fosse possibile con l'etichettatura.
"A causa della mancanza di accordo a livello comunitario - afferma Coldiretti - non esistono ora norme sulle importazioni che impongano di etichettare un alimento come derivato da progenie o discendenti di animali clonati con il rischio concreto che i discendenti della pecora Dolly possano arrivare in tavola...Senza l'accordo gli operatori commerciali sono liberi di importare latte, formaggi o carne derivati dalla progenie e discendenza degli animali clonati senza peraltro alcuna etichettatura". La maggior parte dei cittadini europei pensa che la clonazione animale per fini alimentari sia innaturale: "l'opposizione alla clonazione a fini alimentari è alta in Italia con - sottolinea la Coldiretti - il 61% che non la ritiene sicura per le future generazioni, il 62% che pensa non faccia bene alla salute e il 68% che sia innaturale". Non resta che attendere norme chiare in merito dalla Commissione.
30 Marzo 2011
Cibi clonati, Coldiretti: piano di controlli alle frontiere