IL LATTE E GLI SQUILIBRI DELLA FILIERA, LE PROPOSTE DELLA COLDIRETTI
Scenari
Le principali cause delle criticità del settore lattiero-caseario:
1. Dopo l’abolizione delle quote latte, voluta dai Paesi del Nord Europa e purtroppo anche da al-cune organizzazioni italiane come Assolate o gruppi di allevatori, in Europa si è verificato un aumento della produzione del latte, che ha assunto percentuali altissime (in Olanda e in Irlanda ben al di sopra delle due cifre percentuali, in Italia nei primi mesi dell anno si stima un aumento del 5 %);
2. Il perdurare dell’embargo russo; la Russia assorbiva molti prodotti caseari che ora trovano mol-te difficoltà a ricollocarsi in mercati alternativi entrando in concorrenza con le produzioni di Paesi quali la Nuova Zelanda ( che esporta il 90% ) o USA
3. Il ridimensionamento dell’ import di Cina, Africa e Medio Oriente.
Nonostante tali situazioni, i consumi interni "tengono" (in calo solo il latte alimentare) e soprattutto so-no stabili i prezzi alla distribuzione.
Le proposte della Coldiretti:
1 Una urgente sospensione delle rate di prestiti e mutui per almeno 24/36 mesi con una rinegoziazione dei tassi anche alla luce delle recenti decisioni della Bce;
2 in sede di approvazione del piano produttivo del Grana Padano occorre che il Mipaf esiga che siano garantiti i criteri ispiratori delle norme comunitarie in materia di piani di regolazione del-la offerta dei formaggi DOP; occorre, in definitiva, che il Ministero subordini l'approvazio-ne del piano ad una effettiva ricaduta positiva anche sui produttori di latte, preve-dendo un sistema di indicizzazione del prezzo alla stalla sulla base dell’andamento del prezzo di mercato del Grana Padano, senza dimenticare che la legge 91/2015 prevede un prezzo del latte alla stalla non inferiore ai costi di produzione;
3 ridefinire la destinazione di quanto hanno pagato gli allevatori che hanno "splafonato" rispetto la propria quota e destinare le somme all’interno del settore;
4 dare piena attuazione alla legge 91/2015 prevedendo che anche le organizzazioni degli allevatori possano ricorrere al giudice per il rispetto del prezzo in relazione ai costi di produzio-ne definiti da Ismea;
5 risorse adeguate alla promozione del latte fresco;
6 una chiara legislazione che tuteli i formaggi dop dalle imitazioni partendo dall’obbligo che solo i veri e unici produttori di vero dop siedano nei consigli di amministrazione dei consorzi di tutela e obbligando che sugli scaffali ci sia evidenza fra vari tipologie di formaggi;
7 semplificare l’accesso ai premi accoppiati sul latte;
Ovviamente restano e sono ancor più pressanti le richieste Coldiretti in merito a:
1. origine obbligatoria in etichetta;
2. obbligo di indicare se il formaggio (mozzarella o provolone) deriva da cagliate prelavorate;
dare pubblicità all’elenco delle ditte che acquistano latte, cagliate, caseine, creme o altro
Caserta, 22 Aprile 2016
22 Aprile 2016
COMUNICATO N. 09