Con il crollo delle borse le quotazioni del mais sono praticamente raddoppiate in un anno ed hanno raggiunto valori da record al pari di quanto e' avvenuto per l'oro e per gli altri beni rifugio. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia con la chiusura settimanale delle quotazioni al Chicago Board of Trade il mais per consegna a dicembre ha superato il valore di 7 dollari per bushel (18 centesimi di euro al chilo).
L'andamento delle quotazioni dei prodotti agricoli - sottolinea la Coldiretti - e' sempre piu' fortemente condizionato dai movimenti di capitale che si spostano con facilita' dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi come l'oro fino alle materie prime come il mais. Un prodotto che - precisa la Coldiretti - rappresenta una importante fonte per l'alimentazione degli animali negli allevamenti dove per effetto dell'aumento delle quotazioni sono schizzati alle stelle i costi di produzione di carne e latte nelle stalle. Il costo dei mangimi e' aumentato a giugno del 18 per cento rispetto allo scorso anno. Per effetto delle manovre finanziarie sul cibo si e' verificata - precisa la Coldiretti - una grande volatilita' impedendo la programmazione e mettendo a rischio le coltivazioni e l'allevamento in molti Paesi.