L’Organizzazione Nazionale Tabacco Italia (ONT Italia) e Philip Morris Italia (PMI) annunciano la firma della contrattazione per il tabacco italiano 2020
Masiello (ONT Italia): “Garanzie e tempi certi per sostenere gli investimenti”
Firmato nel pieno rispetto dei tempi definiti dalla normativa nazionale, l’accordo del tabacco per il raccolto 2020. E’ quanto annunciano Philip Morris Italia e l’Organizzazione Nazionale Tabacco Italia e quest’anno, stante l’emergenza sanitaria legata al Covid-19, la contrattazione non ha riguardato solo gli elementi strettamente agricoli ma ha anche previsto una serie di azioni straordinarie per supportare le organizzazioni e gli operatori di filiera. L’accordo è frutto di un profondo impegno profuso dalle due organizzazioni durante tutto il periodo di emergenza sanitaria, che grazie allo sforzo di tutti gli attori impegnati continuerà a dare certezze economiche ed occupazionali agli operatori della filiera italiana del tabacco e ai territori coinvolti. L’accordo prevede investimenti fino a 500 milioni di Euro complessivi in 5 anni da parte di PMI sulla filiera tabacchicola italiana, caratterizzandosi come il più alto investimento nel settore da parte di un’azienda privata, finalizzato all’acquisto di tabacco in foglia italiano e alla valorizzazione, innovazione e sostenibilità di una filiera di oltre 50.000 addetti nelle fasi di coltivazione e trasformazione primaria. Confermati, in alcuni casi al rialzo, tutti gli impegni di acquisto e di assistenza ai produttori, che definiscono il più importante accordo pluriennale di filiera per la fornitura di tabacco prodotto in Italia nel segno della digitalizzazione, della sostenibilità e della stabilità.
È stato inoltre attivato un contributo di sostenibilità aggiuntivo sul tabacco consegnato nel 2019: gesti di vicinanza e di responsabilità concreta che costituiscono un modello per altri settori di produzione. Di particolare rilievo nella contrattazione del tabacco per il raccolto 2020, emergono novità positive in favore della stabilità e sostenibilità della filiera e del supporto all’impegno dei produttori. Per il 2020 infatti si registra un incremento dei volumi contrattati per il tabacco Flue Cured Virginia (FCV) e una conferma di quelli di Burley. Si tratta di un risultato tangibile, in un momento in cui il mercato mondiale del tabacco registra forti contrazioni degli approvvigionamenti. Oltre alle certezze sui volumi, si segnala come gli impegni assunti nell’accordo siano stati anche rafforzati, nel pieno rispetto del regime concorrenziale, anche dall’incremento dei prezzi per la varietà FCV e da una conferma per i valori del Burley, elementi che troveranno applicazione fino al 2023. Inoltre, per entrambe le varietà di tabacco si conferma anche per il 2020 il contributo di sostenibilità, ovvero un pagamento aggiuntivo sui volumi di tabacco consegnato che viene erogato ai coltivatori, in ragione degli impegni che gli stessi assumono su diversi temi legati alla sostenibilità, sia in ambito di buone pratiche del lavoro che circa le buone pratiche agricole e ambientali.
Philip Morris Italia si è resa protagonista di diverse iniziative concrete per limitare le incertezze e contribuire a mitigare gli impatti derivanti dalla crisi sanitaria e produttiva: da subito infatti ha organizzato, insieme a ONT Italia, una “Farmer Webcast” per rassicurare direttamente i coltivatori circa l’impegno preso nei confronti dell’acquisto del tabacco, garantendo inoltre la fornitura gratuita di più di 65.000 mascherine per agricoltori e tecnici di campo. La contrattazione per il 2020 fa inoltre seguito ad una campagna difficile in quanto il 2019 è stato un anno contrassegnato da diverse avversità meteorologiche, che hanno impattato in maniera rilevante sulle rese e sulla qualità finale delle produzioni ma nonostante questo, le garanzie presenti nell’accordo di filiera sono state tutte onorate e sono state anche ampliate da un lavoro di squadra che anch’esso rappresenta un esempio virtuoso anche per altre filiere agricole.
Tutti impegni che dimostrano una vicinanza agli agricoltori e agli addetti del settore e che hanno facilitato una modalità di lavoro più agile anche durante il periodo di quarantena. Prova ne è anche il lavoro di coordinamento e di sviluppo realizzato con modalità digitali durante il periodo di “lock-down”, che ha permesso di rispettare in tempo gli impegni e le scadenze contrattuali, a riconferma che il percorso all’insegna dell’innovazione e dell’agricoltura 4.0 intrapreso da Philip Morris con la propria filiera è la strada giusta da perseguire.