Prende il via questa mattina, il cosiddetto “click day”, che garantirà lavoro regolare in Italia a quasi centomila lavoratori extracomunitari (98.080, per la precisione), secondo il testo del nuovo decreto Flussi varato dal consiglio dei Ministri e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 305 del 31 dicembre 2010.
La Coldiretti ha sottolineato che l’inoltro delle domande al “cervellone” del ministero dell’Interno può avvenire esclusivamente per via telematica a partire dalle 8 (www.interno.it, ma dalle 7 le pagine erano già “bloccate”) per un primo contingente di 52.080 cittadini impegnati in tutti i settori produttivi, in primis l’agricoltura, e provenienti da Paesi che hanno sottoscritto specifici accordi di cooperazione in materia migratoria. Al momento sono stati richiesti oltre 210mila moduli (170mila per colf e badanti, 40mila per lavoro subordinato) e le domande già pronte per l’invio sono circa 115mila.
Per i 30.000 lavoratori che si dedicano esclusivamente ai lavori domestici, le domande potranno essere inoltrate solo dalle 8 del 2 febbraio, mentre la procedura - ha sottolineato sempre la Coldiretti - parte dal 3 febbraio per tutte le altre categorie di lavoratori, incluse le conversioni dei permessi stagionali in permessi di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale.
Come detto, la quota maggiore di 52.080 è assegnata a cittadini provenienti da Paesi che hanno sottoscritto specifici accordi di cooperazione in materia migratoria impegnati in tutti i settori produttivi, tra i quali prevalgono agricoltura, turismo ed edilizia. Tra questi, maxi quote sono riservate a Egitto, Albania, Marocco, Moldavia, Tunisia, Filippine e Sri Lanka. Un’altra quota rilevante di 30.000 unità è destinata al solo lavoro domestico per cittadini non rientranti tra quelli provenienti da Paesi che hanno sottoscritto specifici accordi di cooperazione in materia migratoria.
La novità di quest’anno, ha precisato la Coldiretti, è che nel decreto sono presenti anche 4000 quote per la conversione dei permessi stagionali in permessi di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale: un’opportunità importante anche per il settore agricolo, perché si tratta di fatto di lavoratori con i quali le aziende del settore hanno instaurato nel tempo un rapporto di reciproco affidamento e fidelizzazione che va ben oltre la previsione normativa della sussistenza di un solo precedente rapporto, ma che in molti casi risale a diversi anni.
31 Gennaio 2011
Immigrazione, oggi è il “click-day”