Non c'è solo l'emergenza rifiuti a preoccupare i cittadini campani. Ora a turbare i loro sogni ci si mette pure il Cinipide Galligeno del castagno, meglio conosciuto come "vespa cinese". L'argomento è tutt'altro che uno scherzo. L'invasione di quest'insetto parassita sta letteralmente mettendo in ginocchio la coltivazione delle castagne, un settore che, con il suo indotto, è una voce importante per l'economia di molte regioni italiane, in particolare al Sud, e soprattutto in Campania, come sottolinea il vicepresidente di Coldiretti, Gennaro Masiello.La vespa cinese, segnalata in Italia per la prima volta nel 2002, attacca le piante di castagno che, una volta contaminate, vedono diminuire fino all'80% la loro capacità di produrre frutti. I danni per i castanicoltori sono di milioni di euro. Per questo, contadini e rappresentanti di Coldiretti si sono riuniti,oggi gli uffici della Regione Campania al Centro Direzionale di Napoli chiedendo alle istituzioni un intervento immediato.Il modo migliore per combattere il parassita è l'introduzione nell'ambiente di un altro insetto, il Torymus sinensis, suo nemico naturale. La lotta biologica ovviamente ha dei costi notevoli per i quale Coldiretti chiede l'intervento del Governo.
22 Giugno 2011
Napoli, “vespa cinese” minaccia i castagni: Coldiretti in piazza