Coldiretti Caserta nell’esprimere il suo apprezzamento per la proposta di Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, ed in particolare per la precipua attenzione che il documento nel suo insieme pone sui temi della tutela e valorizzazione del territorio rurale casertano, inteso come risorsa strategica per lo sviluppo durevole dell’intera economia provinciale, ha consegnato all’Assessore Provinciale all’Urbanistica Ing. Gianni Mancino, il proprio contributo alla fase di integrazione e revisione finale del Piano.
Le osservazioni in particolare riguardano aspetti salienti, così come attualmente trattati nelle Norme tecniche:
- Art. 36 “Articolazione del territorio provinciale”, comma 2: si ritiene opportuno un più preciso riferimento al carattere multifunzionale delle attività agricole, così come definite nella nuova PAC e nel Piano di Sviluppo Rurale 1007-2013 della Regione Campania;
- Art. 37 “Edificabilità del territorio rurale e aperto”, comma 1: alla luce dell’evoluzione normativa intercorsa, si ritiene opportuno fare riferimento alla figura di “Imprenditore agricolo professionale” (IAP), così come definita dal Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99;
- Art. 37 “Edificabilità del territorio rurale e aperto”, comma 2: tenuto conto della rilevanza assunta nel territorio provinciale da talune attività complementari legate alla multifunzionalità, si suggerisce l’espressa menzione, accanto ai manufatti ad uso abitativo ed agli annessi rustici, alla possibilità di realizzare annessi specificatamente adibiti ad attività agrituristiche e agricole multifunzionali;
- Art.. 40-44: Si richiede di modificare e integrare la descrizione del meccanismo che regola l’edificabilità rurale nei diversi ambiti del territorio rurale e aperto identificati dal PTC, allo scopo di facilitarne la coerente ed univoca applicazione, con riferimento ai seguenti aspetti:
o Esplicita definizione della superficie abitativa consentita, una volta che il Piano di sviluppo aziendale abbia documentato la sussistenza delle superfici colturali richieste;
o Definizione delle superfici colturali che consentono l’edificabilità rurale, alla luce di una più meditata riflessione sulle caratteristiche strutturali delle aziende operanti nei diversi ambiti del territorio rurale provinciale;
o Esplicitazione della possibilità, che le norme tecniche devono opportunamente consentire, che le superfici delle diverse colture documentate nel piano di sviluppo aziendale partecipino “pro quota” al soddisfacimento dell’indice complessivo.