Natale più ricco per gli italiani. E’ stato emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che prevede la riduzione di 17 punti percentuali dell'acconto Irpef dovuto per il periodo d'imposta 2011.
Dunque entro novembre dovrà essere pagato solo l'82% (anziché il 99%) dell'acconto Irpef per il 2011, mentre la differenza sarà versata a giugno.
“Tale disposizione - spiega una nota del Ministero dell’Economia e Finanze - interviene sugli effetti finanziari del D.L. 78/2010 portando a 3.050 milioni di euro le minori entrate previste nel bilancio dello Stato per effetto dello slittamento al 2012 di parte dell'acconto Irpef. La riduzione dell'acconto Irpef - aggiunge il ministero - ha come conseguenza indiretta la temporanea maggiore disponibilità di risorse da parte dei contribuenti”.
Liquidità che alla vigilia del periodo natalizio resterà nelle tasche degli italiani e che la Cgia di Mestre ha quantificato in un risparmio medio per ciascun contribuente Irpef (circa 7 milioni) interessato da questa misura di 404 euro.
La riduzione dell’acconto è stata accolta con soddisfazione dal mondo imprenditoriale. "Una decisione - sottolinea la Coldiretti in una nota - che assicura una maggiore disponibilità finanziaria per imprese e cittadini in un momento di difficoltà economica, anche in vista del Natale. Gli italiani non intendono rinunciare all'appuntamento con la tavola più tradizionale dell'anno che oltre il 90% trascorre in famiglia".
Infine il Tesoro precisa che “qualora sia stato già effettuato il pagamento dello stipendio o della pensione senza considerare la riduzione dell'acconto prevista, i sostituti d'imposta restituiranno le maggiori somme trattenute nelle retribuzioni erogate nel mese di dicembre 2011. Nel caso in cui i sostituti d'imposta non siano in grado di restituire le maggiori somme trattenute nelle retribuzioni erogate nel mese di dicembre, gli stessi dovranno comunque restituirle nelle retribuzioni del mese successivo”.
24 Novembre 2011
Riduzione acconto Irpef del 17%. Maggiore liquidità per cittadini e imprese