Per il 71 per cento degli italiani il contributo maggiore alla ripresa del Paese viene dall’imprenditoria locale che batte nettamente i grandi gruppi (45 per cento dei consensi) o le banche nazionali (32 per cento).
E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Swg predisposta in occasione dell’incontro dei presidenti della Coldiretti convocato dal presidente Sergio Marini per il 15 e 16 febbraio a Roma, nelle sede di Palazzo Rospigliosi. Secondo l’indagine la spinta piu’ forte al superamento della crisi proverrà dal livello locale (42 per cento) piuttosto che da quello nazionale (14 per cento) anche se il 21 per cento li ritiene determinanti entrambi ed il 13 per cento nessuno dei due.
Tra le diverse attività economiche i settori considerati piu’ importanti in Italia spiccano quelli fortemente radicati sul territorio e che quindi sono a minor rischio di delocalizzazione come il turismo (70 per cento) e l’agricoltura (56 per cento).
A seguire il commercio (46 per cento), l’industria (il 49 per cento) l’artigianato (52 per cento), i servizi (47 per cento) e la finanza (31 per cento). Il settore agricolo viene percepito importante soprattutto per quanto riguarda la produzione di alimenti che fanno l’immagine dell’Italia all’estero (45 per cento), come garanzia di sicurezza e qualità (40 per cento), salvaguardia tradizioni locali (35 per cento) e difesa del territorio e dell’ambiente (27 per cento).
Con il 56 per cento dei consensi i produttori agricoli sono considerati garanti della salubrità e della sicurezza dei prodotti alimentari più delle industrie alimentari (11 per cento) e della grande distribuzione (9 per cento).
15 Febbraio 2011
Swg-Coldiretti, per il 71% degli italiani sarà l’imprenditoria locale a salvarci dalla crisi